Per comprendere il senso della medicina funzionale, che è una medicina soprattutto preventiva, occorre capire come è organizzato il nostro corpo, ovvero come esso si procura l'energia per vivere, come riesce a mantenersi in equilibrio e quindi sano. La reazione chimica più importante che avviene nel nostro corpo è questa : glucosio + ossigeno = anidride carbonica + H2O + energia Il glucosio ci viene fornito dai vegetali ( piante oppure tramite la catena erbivori/carnivori ) e l'ossigeno dall'aria. L'ossigeno viene prodotto dalle piante a partire dall'anidride carbonica. Nelle piante quindi, avviene la reazione inversa : anidride carbonica +H2O + energia = glucosio + ossigeno L'energia nelle piante arriva dal sole. E nel nostro corpo dove va a finire l'energia che si produce dalla reazione chimica sopra descritta ? Tale reazione non si può esplicare cosi tout court ma attraverso molteplici reazioni chimiche che richiedono l'intervento di enzimi, vitamine e lo spostamento di elettroni : alla fine del processo ci troveremo con la produzione di ATP ( adenosinatrifosfato ) che rappresenta la nostra riserva energetica. I materiali necessari per ottenere l'ATP sono : carboidrati ( zuccheri ), ossigeno, proteine, grassi, vitamine, minerali e molta acqua... Tutto ciò arriva alle nostre cellule attraverso il sangue e nello specifico attraverso una unità morfofunzionale costituita dai capillari arteriosi e venosi, dai capillari linfatici e dalle fibrille nervose che regolano in continuazione le informazioni che giungono dall'ambiente circostante : questo mondo è la matrice extracellulare che circonda le cellule. Tale matrice è costituita da acqua, fibre di collagene, elastina e da fibrille di muco polisaccaride che sono disposte su uno scheletro di proteine e che funzionano come grandi “ tubi rotanti “ che trasferiscono le sostanze dai capillari alle cellule e viceversa. Il mesenchima o matrice extracellulare è come l'oceano che circonda le isole che sono poi le nostre cellule. Quando nasciamo, il nostro oceano, è pulito come acqua di fonte ( in ragione dello stato di salute della madre e dell'inquinamento circostante ). Con gli anni diventa sempre più torbido e così la cellula diviene progressivamente “ sofferente “, non respira più bene, fa fatica a nutrirsi si ammala, muore prima del tempo o, per salvarsi, può diventare indifferenziata, diventare cioè una cellula tumorale. Prima di arrivare a questa criticità, si manifestano i disturbi legati alla sofferenza del mesenchima : i disturbi funzionali. La PNEI ( psiconeuroendocrinoimmunologia ) pone la sua base anatomico chimica nel mesenchima : le cellule dialogano fra di loro come in una “ rete internet “ attraverso delle sostanze prodotte dalle fibre nervose, ormoni e “ citochine “ incluse. Vi è inoltre un sistema più raffinato per comunicare che è quello attraverso le “ correnti fotoniche “ . I fotoni sono “ pacchetti “ di energia elettromagnetica che si susseguono uno dietro l'altro come i vagoni di un treno : anche l'energia solare viaggia “ impacchettata “ in fotoni. Nel mesenchima troviamo 100.000 chilometri di capillari che con il tempo a causa dell'impastamento della matrice, si riducono, degenerano fino a scomparire. Ciò comporta ovviamente che alle cellule arriveranno sempre meno ossigeno e alimenti, e le scorie verranno rimosse sempre con maggior difficoltà. Nel mesenchima troviamo inoltre 500.000 chilometri di terminazioni nervose autonome ( sistema parasimpatico e simpatico ) e ogni cellula è collegata attraverso queste fibre al nostro cervello e attraverso “ la rete “ a tutte le altre cellule. Questi collegamenti sono alla base delle varie terapie quali : NEURAL TERAPIA AGOPUNTURA TERAPIE CON ONDE ELETTROMAGNETICHE E DI BIORISONANZA (terapia di informazione ). Se il mesenchima “ è inquinato “ da scorie, residui e tossine, il sistema di comunicazione delle fibre nervose sensitive e motorie , non può più funzionare bene, ecco il perché della comparsa dei sintomi neurovegetativi di cui tutti soffriamo: - disturbi digestivi - intolleranze alimentari - disturbi della pressione arteriosa - disturbi del sonno - eccessiva sensibilità a caldo e freddo - stanchezza cronica - umore alterato - cefalea - vertigini - nausee - dolori cronici - modificazione del metabolismo - alterazione del ritmo cardiaco, della sudorazione, della respirazione...